Come è andata la
valutazione.
Indipendentemente dal
risultato il modo è stato all’insegna della confusione e della non trasparenza.
Non abbiamo ancor ai risultati in mano ma una certezza c’è: è stata l’ennesima presa per il culo.
Non abbiamo ancor ai risultati in mano ma una certezza c’è: è stata l’ennesima presa per il culo.
E così avevamo raccontato
ai lavoratori.
Lo stesso Direttore
Generale ha più volte confermato che questa era l’indicazione.
Ma nel concreto ai
dirigenti è stata passata la scheda precompilata con i dati del 2012 (per facilitare…)
e nel quadro riassuntivo compariva un semaforo; nel rosso finivano gli esclusi
dalla premialità individuale, nel giallo quelli di mezzo, nel verde il resto.
Quindi fasce e
contingentamenti.
Abbiamo avuto conferma di
capi Aree che hanno proprio dato i numeri e l’indicazione che tutto rimaneva
come per il 2012: fasce e contingentamenti.
Ma non è tutto il
direttore Generale, facendo finta di nulla presenta alla RSU una nuova proposta
in cui ratifica sostanzialmente i criteri del 2012: fasce e contingentamenti.
Eppure nell’accordo
decentrato del 2012 esplicitamente chi ha firmato (amministrazione e sindacati
provinciali) si impegnavano a superare le fasce.
Le segreterie provinciali
hanno espressamente affermato che quest’anno si atterranno alle indicazioni
della RSU.
La maggioranza della RSU
ha presentato una proposta chiara sia per superare le fasce sia per ridurre il
gap tra lavoratori.
L’amministrazione tramite
il direttore generale, al posto di chiudere la trattativa arrivata ad un passo
dall’accordo preferisce tirarla per le lunghe… e forse sperare che i soliti sindacalisti di
comodo prendano progressivamente piede con al solita filosofia… facciamo presto…
facciamo presto…
Certo facciamo presto a
chiudere questa farsa di trattativa, superiamo le fasce con l’introduzione dei “valore
punto”… e la riduzione sensibile dei gap tra minimo e massimo.
Come sindacato di base, un
po’ amareggiati per l’ennesima mancanza di parola del nostro interlocutore,
invitiamo comunque a non scoraggiarsi ne a nascondersi dietro al qualunquismo
disfattista che non farebbe che il gioco di chi vuole smantellare ciò che di
pubblico rimane, a partire dai lavoratori.
Sostenete la CUB , il sindacato che non si
scoraggia.
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