l'ufficio stampa del Comune oggi pubblica una dichiarazione finalmente coraggiosa e deciso del Sindaco contro la banda Girondini
14/04/2016
La Polizia municipale ha fermato [omissi] irregolari[omissis], in piazza Bra,
“[omissis]la situazione rischia di diventare insostenibile – spiega il Sindaco Flavio Tosi, che sottolinea [omissis]è di impedimento allo svolgersi quotidiano in città di attività irregolari da parte di alcuni soggetti[omissis]
E' un fatto inammissibile che persone cui lo Stato Italiano paga vitto e alloggio si dedichino ad attività irregolari.
Continueremo a segnalare i nominativi alla Prefettura per una loro immediata esclusione dal progetto di assistenza dello Stato e, se il fenomeno non cesserà, ci riserviamo di assumere altre e più forti iniziative”. [omissis] http://ufficiostampa.comune.verona.it/nqcontent.cfm?a_id=9561&id_com=19251
E sulle scale di Palazzo barbieri ed in Consiglio Comunale i dipendenti della Fondazione Arena finalmente respirano per la prima dichiarazione intelligente e confidano nella Prefettura
giovedì 14 aprile 2016
lunedì 11 aprile 2016
SISTEMA VERONA
Inebriato dal Vinitaly il SISTEMA VERONA viene pian piano allo scoperto.
Il recente voto dei lavoratori della Fondazione Arena lo ha messo a nudo. Le reazioni sono illuminanti.
Potere politico- informativo - economico e purtroppo anche sindacale sinergicamente senza vergogna a sputare sui lavoratori.
Perchè il mondo politico non Tosiano, il ministero dei beni culturali, il sindacato non hanno denunciato, senza se e ma, l'opacità della gestione Areniana e approfittato della ammissione di incapacità del ex sindaco più amato dagli italiani?
Perchè si permette che il sistema informativo lanci dalle proprie colonne informazioni false e infondate (vedi i licenziamenti)?
.
Renzi e Tosi oggi in Fiera hanno brindato allo tesso progetto politico. E Verona? Sacrificata a laboratorio di equilibri politici. E l'Arena trasformato da anfiteatro lirico in palcoscenico del grottesco.
La solita analisi politica alternativa?
Dall'osservatorio dentro il Palazzo, tutto sembra chiaro. Quante schifezze vediamo come lavoratori. Ma a chi è interessato, a chi le raccontiamo?
Fatevi avanti noi siamo a disposizione.
Nel frattempo facciamo nostre le domande del comitato Opera Nostra a proposito della Fondazione Arena, lanciate come pietruzze negli ingranaggi ben rodati del sistema.
Se vogliono possono farle proprie anche le forze politiche, economiche, culturali e perfino sindacali di questa città. E magari qualche giornalista al posto di licenziare tutti i lavoratori, potrebbe iniziare a lavorarci...e contribuire a sistemare democraticamente la città.
E forse anche qualche magistrato.
Il recente voto dei lavoratori della Fondazione Arena lo ha messo a nudo. Le reazioni sono illuminanti.
Potere politico- informativo - economico e purtroppo anche sindacale sinergicamente senza vergogna a sputare sui lavoratori.
Perchè il mondo politico non Tosiano, il ministero dei beni culturali, il sindacato non hanno denunciato, senza se e ma, l'opacità della gestione Areniana e approfittato della ammissione di incapacità del ex sindaco più amato dagli italiani?
Perchè si permette che il sistema informativo lanci dalle proprie colonne informazioni false e infondate (vedi i licenziamenti)?
.
Renzi e Tosi oggi in Fiera hanno brindato allo tesso progetto politico. E Verona? Sacrificata a laboratorio di equilibri politici. E l'Arena trasformato da anfiteatro lirico in palcoscenico del grottesco.
La solita analisi politica alternativa?
Dall'osservatorio dentro il Palazzo, tutto sembra chiaro. Quante schifezze vediamo come lavoratori. Ma a chi è interessato, a chi le raccontiamo?
Fatevi avanti noi siamo a disposizione.
Nel frattempo facciamo nostre le domande del comitato Opera Nostra a proposito della Fondazione Arena, lanciate come pietruzze negli ingranaggi ben rodati del sistema.
Se vogliono possono farle proprie anche le forze politiche, economiche, culturali e perfino sindacali di questa città. E magari qualche giornalista al posto di licenziare tutti i lavoratori, potrebbe iniziare a lavorarci...e contribuire a sistemare democraticamente la città.
E forse anche qualche magistrato.
- Perchè non è stato prodotto o mostrato nessun piano di risanamento?
- Prima ancora, perchè non è stato prodotto o mostrato nessun documento contabile credibile da inserire nel piano di risanamento?
- Dove sono i documenti sui quali si basano le cifre contenute nell'accordo proposto dal Cdi, dalla Cisl e integrato da Cgil e Uil?
- Dov'è il bilancio consultivo 2015 della Fondazione Arena?
- Dove sono i verbali degli incontri tra la dirigenza e i sindacati?
- A quale pro sono state create ex novo e indebitate società come Verona Extra o il museo AMO e, quindi, inserite all’interno dei bilanci della Fondazione?
- A che pro annunciare la liquidazione coatta (che non spetta a lui) nella prima settimana di Aprile, quando la legge dice chiaramente che c'è tempo fino a fine Giugno?
Ha tenuto conto delle conseguenze economiche che tale dichiarazione poteva comportare e sta comportando per la città?
Rispetto all'ingresso in Bray, di cui il sindaco incolpa le scelte democratiche dei lavoratori per la mancanza di condizioni, noi chiediamo:
- Dov'è la verifica dell’anatocismo?
- Dov'è l’accordo con banche e fornitori per lo stralcio del debito?
- Dov'è la programmazione artistica triennale dettagliata?
- Dov'è il nuovo contratto aziendale con le nuove regole per l’ingaggio?
Aspettiamo risposte dal Cdi, da Tosi, dalla Cisl, dai confederali.
Diffondiamo questi quesiti.
Poniamoli, ogni giorno, ai responsabili di questa situazione. Martelliamoli fino a quando non avremo risposte soddisfacenti.
Il Comitato civico OPERA Nostra
- Prima ancora, perchè non è stato prodotto o mostrato nessun documento contabile credibile da inserire nel piano di risanamento?
- Dove sono i documenti sui quali si basano le cifre contenute nell'accordo proposto dal Cdi, dalla Cisl e integrato da Cgil e Uil?
- Dov'è il bilancio consultivo 2015 della Fondazione Arena?
- Dove sono i verbali degli incontri tra la dirigenza e i sindacati?
- A quale pro sono state create ex novo e indebitate società come Verona Extra o il museo AMO e, quindi, inserite all’interno dei bilanci della Fondazione?
- A che pro annunciare la liquidazione coatta (che non spetta a lui) nella prima settimana di Aprile, quando la legge dice chiaramente che c'è tempo fino a fine Giugno?
Ha tenuto conto delle conseguenze economiche che tale dichiarazione poteva comportare e sta comportando per la città?
Rispetto all'ingresso in Bray, di cui il sindaco incolpa le scelte democratiche dei lavoratori per la mancanza di condizioni, noi chiediamo:
- Dov'è la verifica dell’anatocismo?
- Dov'è l’accordo con banche e fornitori per lo stralcio del debito?
- Dov'è la programmazione artistica triennale dettagliata?
- Dov'è il nuovo contratto aziendale con le nuove regole per l’ingaggio?
Aspettiamo risposte dal Cdi, da Tosi, dalla Cisl, dai confederali.
Diffondiamo questi quesiti.
Poniamoli, ogni giorno, ai responsabili di questa situazione. Martelliamoli fino a quando non avremo risposte soddisfacenti.
Il Comitato civico OPERA Nostra
giovedì 7 aprile 2016
UN REGALO PER LA CITTA'
Un regalo grande quello che i 132 lavoratori della Fondazione hanno ieri fatto alla città.
A loro Verona dovrebbe ora guardare come guida per risvegliarsi, per far risuonare un'altra musica.
I lavoratori non sono spaccati... si sono semplicemente "rotti" che una classe dirigente che ha affossato e vuole svendere uno dei simboli di Verona sia ancora lì a giocare con dei sindacati che a loro volta giocano a nascondino con i lavoratori.
Aumenteranno i ricatti nei prossimi giorni. Quindi un appello anche ai mass-media di comprendere cosa è successo proprio ai giornalisti un appello, proprio loro che conoscono i ricatti delle loro redazioni, la precarietà che a loro viene sempre minacciata.
L'abbraccio di sabato 2 aprile continui e si allarghi. Grazie.
sabato 2 aprile 2016
venerdì 1 aprile 2016
DEBUTTO DI BOLIS ALLA REGIA
News a sorpresa da palazzo Barbieri. Si sta alacremente lavorando all'ipotesi di autogestione dell'estate areniana utilizzando le risorse umane di cui dispone il Comune. Fonti vicino al gabinetto del Sindaco fanno sapere di notevoli innovazioni del programma.
Tra le indiscrezioni si parla dell'esordio alla regia di Roberto Bolis proprio nella prima serata calendarizzata per 31.06.2016 con il musical Il fantasma dell'Opera nella messinscena originale del 1986 scritto da Andrew Lloyd Webber (musiche e libretto), Charles Hart (testi delle canzoni) e Richard Stilgoe (libretto e testi aggiuntivi).
Tra le indiscrezioni si parla dell'esordio alla regia di Roberto Bolis proprio nella prima serata calendarizzata per 31.06.2016 con il musical Il fantasma dell'Opera nella messinscena originale del 1986 scritto da Andrew Lloyd Webber (musiche e libretto), Charles Hart (testi delle canzoni) e Richard Stilgoe (libretto e testi aggiuntivi).
LESSOLANDIA
La città italiana con il maggior numero di volontari e missionari sparsi per il mondo, da 9 anni ha come sindaco un condannato per propaganda razzista
La 4 città turistica d'Italia, cerca in tutti i modi di eliminare la sua Fondazione lirica e la consegna, per lo sfascio, a Francesco Girondini.
L'intera area Cultura del Comune è in smantellamento nel totale disinteresse generale.
Mentre Le officine ferroviarie Veronesi, "grazie" alla famiglia Biasi sono in amministrazione straordinaria e i lavoratori per strada o sospesi, i Biasi tranquillamente maneggiano il potere occulto della città.
La dove amministratori della città vengono presi con le mani nel sacco, e cresce l'infiltrazione mafiosa, i delinquenti vengono individuati nei mendicanti e i loro benefattori.
La 4 città turistica d'Italia, cerca in tutti i modi di eliminare la sua Fondazione lirica e la consegna, per lo sfascio, a Francesco Girondini.
L'intera area Cultura del Comune è in smantellamento nel totale disinteresse generale.
Mentre Le officine ferroviarie Veronesi, "grazie" alla famiglia Biasi sono in amministrazione straordinaria e i lavoratori per strada o sospesi, i Biasi tranquillamente maneggiano il potere occulto della città.
La dove amministratori della città vengono presi con le mani nel sacco, e cresce l'infiltrazione mafiosa, i delinquenti vengono individuati nei mendicanti e i loro benefattori.
Coraggio oggi è il primo aprile. Passerà.
ABBRACCIO
Danziamo con l'Arena in difesa dei Beni Comuni
I Cittadini di Verona si uniscono ai Lavoratori della Fondazione Arena in un abbraccio intorno all'anfiteatro, simbolo e anima della città. Una catena umana in difesa della Cultura, dell'Arte e dei Beni Comuni.
sabato 2 aprile alle ore 16.30 - piazza Brà, Verona
I Cittadini di Verona si uniscono ai Lavoratori della Fondazione Arena in un abbraccio intorno all'anfiteatro, simbolo e anima della città. Una catena umana in difesa della Cultura, dell'Arte e dei Beni Comuni.
sabato 2 aprile alle ore 16.30 - piazza Brà, Verona
(ritrovo davanti alla scalinata di palazzo Barbieri)
il comitato OPERA NOSTRA - Fondazione Arena Bene Comune
mercoledì 23 marzo 2016
L'UOMO CIANCIA
I vigili: sciopero a Vinitaly
è
perentoria la replica dell’assessore al Personale Enrico Toffali: «È assurdo
che vogliano andare allo scontro visto che le trattative erano riprese e, da
parte dell’amministrazione comunale, erano state formulate proposte di rilievo
visto che, cifre alla mano, avevamo messo sul piatto 650.000 euro di
produttività e 250.000 euro per la previdenza. Invece, da parte loro, c’è stato
un atteggiamento di totale e incomprensibile chiusura: vogliono andare allo
scontro? Non si scontrano solo col Comune ma con la città e i cittadini che
subiranno i disagi dovuti alle loro proteste come del resto è già accaduto».
Quanto all’annunciato sciopero nel giorno di Renzi al Vinitaly, per Toffali
«non se ne parla neppure: ovviamente scatterà la precettazione da parte del
prefetto vista la situazione di innegabile emergenza che vivrà Verona l’11
aprile». (CORRIERE DEL VENETO – VERONA, Mercoledì 23
Marzo, 2016)
E’ diventato letteralmente
un fantasma che si materializzarsi sempre e solo per sputare cifre assurde come
se fossero noccioline da tirare alle scimmie.
Se in questi
anni fosse realmente occupato del personale del Comune, distogliendo il proprio
interesse dai monopoliani giochi di società, forse saprebbe di cosa stanno
parlando gli uomini e le donne della Polizia Municipale.
Caro assessore
meno bla bla da scudiero del principe e prenda in mano i problemi del Personale solo
così può aiutare questa città.
Gli uomini e le donne della polizia municipale
stanno dicendo alla città e anche a lei, e non sanno più come dirlo, che al
Comando c’è una situazione patologica grave.
Sono uomini e
donne che ogni giorno svolgono con orgoglio e dedizione il loro lavoro e che ne
hanno piene le tasche di essere strumentalizzati dalla politichetta che se ne
frega altamente del servizio da dare alla gente.
Quei servizi
sono forniti e garantiti ogni giorno 366 giorni all’anno malgrado questa amministrazione e nonostante questo comando.
Non occorre
essere vecchie volpi come lei per sapere che il Vinitaly è una data particolare.
L’anno scorso era stato dato un messaggio chiaro e preciso e in un anno l’Amministrazione non ha
fatto altro che provocare i lavoratori,
vessandoli, ricattandoli … togliendo
risorse, peggiorando e precarizzando la
qualità della vita.
Siamo ancora
qua, dopo 3 scioperi, ancora con le noccioline e con il patetico tentativo di
metterci contro la … città e ridicolizzare i lavoratori.
Non se la beve
più nessuno, nemmeno al Vinitaly.
SINDACATO SINDACALE
Non sono bastati gli
scandali sui compensi dei dirigenti CISL
per scuotere quell’organizzazione dalla sua politica sindacale di firmaiola al di là di qualunque mandato ricevuto dai
lavoratore.
Purtroppo non ci sorprende la
posizione della CISL in Fondazione Arena.
A Verona è come se l’Amministrazione
Tosi avesse costituito un proprio sindacato.
Dal Comune di Verona è da
anni che ciò avviene, la CISL
firma tutto ciò che gli viene proposto dall’Amministrazione, a prescindere.
E’ avvenuto nel 2009 con
il trasferimento dei 300 lavoratori delle Mense all’AGEC. Salvo poi far rientrare
in Comune (l’unica dei 300) il proprio rappresentante sindacale.
Lo ha fatto nel 2012
firmando un intesa (pre-intesa!!!) sulle scuole materne senza e contro il
mandato dei lavoratrici e lavoratrici, le quali fortunatamente sono riuscite
con voto assembleare a scardinare tale intesa e grazie ad altri sindacati promuovere poi le cause individuali contro il
Comune.
Lo ha fatto nel giugno 2013 in minoranza con l’accordo
decentrato contro il volere della maggioranza della RSU.
E’ successo nel giugno 2015
quando, contro la volontà dei lavoratori e rompendo l’unità sindacale, hanno
firmato un accordo sulla Polizia Municipale (insieme con CGIL). Fortunatamente
bocciato dai lavoratori.
Avviene ad ogni
trattativa, immancabilmente.
Forse sorprende il continuo
traballare della CGIL, l’incertezza, il suo rincorrere la linea CISL.
La scusa per sganciare certe
logiche sindacali è sempre mascherata da una buona e sacro santa ragione: il
salvataggio dell’unità sindacale, il presupposto che la spaccatura spacchi.
Ma se l’unica unità certa
per qualche sigla è con al controparte, è un dovere per un sindacato isolare
quella sigla e smascherarla.
Lo schifo ulteriore di
tutta questa faccenda è che di sindacato ce ne assoluto bisogno, forse mai come
questo momento di crisi per tutelare e difendere il lavoratori e le lavoratrici
dalla finanziarizzazione del lavoro, perfino della cultura.
Riproviamo a farlo, il sindacato, dal basso, smascherando la sua deformazione
clientelare.
martedì 22 marzo 2016
GIRA LA RUOTA GIRA
Con
determina 1110 del 5 marzo 2016
l 'avvocato Marco Mastroianni (pubblicata in questi giorni) dando seguito a due
decisioni di giunta (rep. n. 2208/2008 e 2334/2015), in sostanza senza uno
straccio di delibera, ha costituito un gruppo di lavoro.
Per fare che cosa? Un bando per l'istallazione temporanea nel centro di Verona
di una grande ruota panoramica, al fine di poter offrire ai turisti in arrivo
una visione dall'alto dell'intera città.
Ben 8 dirigenti ingaggiati: in ordine di apparizione
dott. Tatiana Basso - Direzione Commercio Attività produttive -
Referente e Coordinatore del gruppo
ing. Michele Fasoli - Dirigente U.O. Segnaletica Stradale
ing. Alessandro Bortolan - Dirigente Direzione Strade
Giardini
ing. Daniele Cappellin - Dirigente Estimo Beni Pubblici
dott. Sandro Vazzoler - Dirigente direzione Sport Tempo libero
avv. Marina De Signori - Dirigente economato approviggionamenti
ing. Andrea Bombieri - Dirigente Direzione Ambiente
avv. Chiara Bortolomasi - Dirigente Gare Appalti
Siamo proprio sicuri che questi dirigenti certamente esperti a
farle girare le ruote non abbiano niente di meglio da fare per questa città?
E’ proprio così difficile capire e individuare le priorità per una città e far lavorare i propri dirigenti in tal senso in un momento così difficile per le risorse comunali?
E’ proprio così difficile capire e individuare le priorità per una città e far lavorare i propri dirigenti in tal senso in un momento così difficile per le risorse comunali?
lunedì 21 marzo 2016
STATO DI AGITAZIONE
Mentre il Sindaco è alla ricerca disperata di visibilità costringe per la quarta volta in due anni la polizia Municipale a proclamare lo stato di agitazione.
Questa mattina il comandante Luigi Altamura e il responsabile del personale Marco Crescimbeni, a nome di Tosi, davanti al vice prefetto, si sono per l'ennesima volta rifiutati di proseguire nelle trattative chiedendo ridicolmente il ritiro del rinnovato stato di agitazione.
Domani, martedì 22 marzo, due assemblee dei lavoratori della Polizia Municipale indette da CSA, CUB, DICCAP e UIL (11-13 e 15-17 c/o Educandato agl'Angeli) aperte ai politici della città faranno il punto della situazione e programmare le nuove forme di lotta.
Poche chiare richieste: chiarezza di orari e regole e riconoscimento di quello che viene lavorato, rispetto dei tempi casa/lavoro. Troppo semplici per le esigenze di un'Amministrazione invece continua a considerare la Polizia Municipale come una succursale dell'ufficio dello sceriffo.
Il servizio al cittadino lo continuano a garantire quotidianamente dagli uomini e le donne della Polizia Municipale ma al Sindaco e al Comandante questo non basta o forse, viene il sospetto, che questo non sia il loro obiettivo principale.
Aspettiamo per la prossima settimana i 30 colleghi a tempo determinato promessi. Purtroppo per loro finiranno in un vero e proprio stato di agitazione in cui incapacità gestionali, organizzative si sommano alla confusione politica.
Questa mattina il comandante Luigi Altamura e il responsabile del personale Marco Crescimbeni, a nome di Tosi, davanti al vice prefetto, si sono per l'ennesima volta rifiutati di proseguire nelle trattative chiedendo ridicolmente il ritiro del rinnovato stato di agitazione.
Domani, martedì 22 marzo, due assemblee dei lavoratori della Polizia Municipale indette da CSA, CUB, DICCAP e UIL (11-13 e 15-17 c/o Educandato agl'Angeli) aperte ai politici della città faranno il punto della situazione e programmare le nuove forme di lotta.
Poche chiare richieste: chiarezza di orari e regole e riconoscimento di quello che viene lavorato, rispetto dei tempi casa/lavoro. Troppo semplici per le esigenze di un'Amministrazione invece continua a considerare la Polizia Municipale come una succursale dell'ufficio dello sceriffo.
Il servizio al cittadino lo continuano a garantire quotidianamente dagli uomini e le donne della Polizia Municipale ma al Sindaco e al Comandante questo non basta o forse, viene il sospetto, che questo non sia il loro obiettivo principale.
Aspettiamo per la prossima settimana i 30 colleghi a tempo determinato promessi. Purtroppo per loro finiranno in un vero e proprio stato di agitazione in cui incapacità gestionali, organizzative si sommano alla confusione politica.
mercoledì 16 marzo 2016
MA E' IL 1 DI APRILE?
I 300 lavoratori delle mense trasferiti all'AGEC, insieme con i dipendenti del Comune di Verona, della
Fondazione Arena e delle partecipate cittadine stanno lavorando per costituire un comitato elettorale per
sostenere la candidatura di Tosi a Sindaco di Roma. (tonews)
PROPRIETA' INTRANSITIVA
Gioiamo e aspettiamo con
trepidazione il ritorno del Fanciullo con disegno
diventato il simbolo non solo di Castelvecchio.
Ma non è che
se gli investigatori fanno egregiamente il loro lavoro sono diventati tutti
egregi.
Prendersi i
meriti di rimbalzo per magari abbellire al propria immagine è un vizio di pessimo gusto.
Provate ad
esempio a chiedere all’ Assessore alla Cultura del Comune di Verona se sa
quanti quadri di Angelo Dall’Oca Bianca il Comune possiede?
E chiedetegli se
sono al sicuro.
Quant'è la
stima del patrimonio artistico comunale.
Chiedete come
funziona la copertura assicurativa e cosa abbiamo assicurato?
E con quale personale
è garantita la cura, la custodia e la valorizzazione di questo patrimonio? Che contratti ha…
Non ci piace
nemmeno chi in questi mesi ha attaccato l’Amministrazione comunale “approfittando”
del furto. Non ci piace la superficialità.
Vorremmo meno
opportunismo e più sostanza e chiedere anche a loro se sanno
quanti quadri di Angelo Dall’Oca Bianca il Comune possiede?
Se sanno quant'è
la stima del patrimonio artistico comunale e come funziona la copertura assicurativa e cosa
abbiamo assicurato?
E con quale
personale è garantita la cura,la custodia e la valorizzazione di questo patrimonio? Che contratti
ha…
In Comune a Verona ci sono quadri e
stampe disseminati sulle pareti di tutti gli edifici comunali senza nemmeno la consapevolezza di ciò
che c’è.
Quello che è sicuro? Il settore Cultura è quello ha il
più alto indice di precarietà lavorativa e insufficiente budget a disposizione
per la cura, prevenzione, conservazione e valorizzazione il patrimonio culturale
di tutti.
Quel che è certo? Che l’abilità degli investigatori non
è una proprietà politicamente transitiva.
E adesso che
non c’è più il “voto” del silenzio qualcuno comincerà a parlare?
martedì 15 marzo 2016
AAA CERCASI GENIO... VOLONTARIO
Forza Flavio spara il nome?
Sarà il dott. Alberto Bolis
l'addetto stampa “gratuito” della fondazione Arena, l'uomo dalle
mille risorse che dalle ombre sa modellare format spettacolari?
O toccherà ad Alberto Marchesini,
il responsabile volontario della segreteria del sindaco in attesa di
assegnazione in qualche CdA?
O forse il volontario pensionato
direttore artistico dell'Estate Teatrale Veronese dott. Gianpaolo
Savorelli, allargherà le sue competenze?
Chi sarà il Genio della lampada della
schiera dei volontari tosiani, che si infittisce sempre
più con il correre verso la fine del mandato, che potrebbe gestire
la prossima stagione areniana se i sindacati non svolgono il loro
compitino di ratificatori.. e i lavoratori non smettono di preoccuparsi?
O sarà qualcuno dei volontari del
Fare o un suo buon finanziatore ad illuminare le serate estive
Veronesi?
O sarà il direttore generale avv.
Marco Mastroianni che “gratuitamente” si
improvviserà direttore areniano?
O magari qualcuno della FONDAZIONE
CARIVERONA...
Dopo la messa al BANDO AL CULTURA l'amministrazione
Tosi si appresta a bandire un nuovo posto per VOLONTARIO melomane.
Ma se ha bisogno del Goldin di turno
per organizzare gli eventi...
Ma se non sa nemmeno garantire la
sicurezza al suo patrimonio...
Ma se disprezza le professionalità
interne del Comune...
Ma se ha ridotto a sopravvivenza tutte
le realtà comunali...
Ma se ha bisogno di affidarsi ad un
direttore esterno per la Galleria d'arte Moderna...
Ma se ha avuto nemmeno di dare la
dignità di un assessorato alla Cultura...
Anche lo è sceriffi a
spararle, le cazzate si riconoscono lo stesso.
Sarebbe bello che il Comune con i suoi
volontari gestisse in proprio l'estate areniana …
ci sarebbe proprio da divertirsi...
proprio ogni sera...
fuori... oltre che dentro.
Ma ci sono ancora i sindacati e la RSU
della Fondazione Arena?
E i giornalisti d'inchiesta?
E i giornalisti d'inchiesta?
Troppi silenzi con il rischio di
diventare complici?
e siamo proprio sicuri che la legge Bray è solo uno spettro o che qualcuno invece non voglia portale la Fondazione Arena in Bray con una spetto spettrale?
e siamo proprio sicuri che la legge Bray è solo uno spettro o che qualcuno invece non voglia portale la Fondazione Arena in Bray con una spetto spettrale?
Non ci vuole un genio per capire che qui in in ballo non c'è solo il corpo
di ballo ma il sistema Verona.
Quale sistema? e quale Verona?
Quale sistema? e quale Verona?
venerdì 11 marzo 2016
L'APPETITO VIEN MANGIANDO
I dipendenti
comunali di Verona, come previsto dal contratto nazionale, ricevono, nei giorni
di rientro pomeridiano un buono pasto (max 2 settimanali). Il valore del buono è da molti anni
fissato in € 5,29 il più basso di quello previsto negli enti pubblici.
Scopriamo
che c’è un’unica persona che usufruisce di tali buoni pasto tutti i giorni.
Situazione
preclusa , per prassi a tutti gli altri dirigenti e dipendenti, malgrado
teoricamente possibile. Ma ci sono anche evidenti limiti di budget.
Chi deve
fermarsi e fare straordinari non percepisce buoni pasto aggiuntivi.
L’amministrazione
in un testo presentata ai sindacati in questi giorni propone che “al personale in servizio esterno
che, per straordinarie esigenze di servizio protrarrà l’orario di servizio per
almeno tre ore oltre l’orario ordinario di lavoro, sarà corrisposto il buono
pasto. Al personale di turno serale spetta sempre il buono pasto."
Questa è
la proposta.
Ma fin’ora nell’era tosiana una sola persona ne aveva anticipato l'applicazione.
Ma fin’ora nell’era tosiana una sola persona ne aveva anticipato l'applicazione.
Piccole
cifre. Non si arricchisce
nessuno e il Comune non diventa particolarmente povero.
Ma
proprio perché esigua (una), quell’eccezione è parsa e continua ad apparire ancor più odiosa.
Ma chi è
il GRANDE MANGIATORE?
L’ex
direttore ( 2007 – 2013) Generale Renato
Piccoli. Con una retribuzione annuale di 150.000 (lorde)!!!!!! - costo reale al Comune € 210.000 annuo + ... buoni pasto.
Recitava il proverbio: l'appetito vien mangiando.
Oltre che una questione di BUON GUSTO, questo speciale trattamento sarà completamente regolare? Dal Palazzo dicono di si... sapevano tutti e hanno lasciato mang..., ops... fare.
Ma è rispettato il criterio di equità e di parità di trattamento culinario?
Non sarà un eccesso di elargizione che lede il decoro e l'immagina stessa del Comune o queste informazioni non si dovevano far sapere?
Recitava il proverbio: l'appetito vien mangiando.
Oltre che una questione di BUON GUSTO, questo speciale trattamento sarà completamente regolare? Dal Palazzo dicono di si... sapevano tutti e hanno lasciato mang..., ops... fare.
Ma è rispettato il criterio di equità e di parità di trattamento culinario?
Non sarà un eccesso di elargizione che lede il decoro e l'immagina stessa del Comune o queste informazioni non si dovevano far sapere?
giovedì 10 marzo 2016
TRA SQUALI E BARRACUDA
«Il
marchio Arena diventi una Spa»
La proposta arriva sul tavolo del
ministro
I
tre firmatari della lettera-appello (Lambertini, Maccagnani e Manni)
nei prossimi giorni incontreranno Franceschini e un suo consulente.
E
ancora :
“per
usare una frase tanto cara all’avvocato Maccagnani, l’importante
è fare in modo che nell’acquario ci sia acqua pulita. «Senza però
dimenticare - specifica Lambertini - che bisogna anche trovare i
pesci per rendere l’acquario ancor più vivo».(Corriere
del Veneto – Verona Giovedì 10 Marzo, 2016)
Come
è possibile che la proposta di questi "illustri" personaggi veronesi
trovi così ampia amplificazione mediatica e addirittura scivoli con
disinvoltura sul tavolo del Ministro?Anche fosse un'ottima proposta perché quel fior fiore di management della Fondazione Arena non l'ha sfornato?
E che senso ha il tavolo delle trattative sindacale in corso presso la Fondazione Arena ? Di cosa parlano se la ciccia è altrove?
Tutto sembra sempre più assomigliare ad una fiction a cui tutti i soggetti sono chiama a recitare una parte?
Bene è chiaro a tutti che c'è una regia pre-ordinata in modo bi o multipartisan... per gli squali.
Non sappiamo come ripeterlo: la situazione Fondazione Arena prefigura tutta la situazione della cultura della città a partire dal SISTEMA MUSEALE ridotto a brandelli per i prossimi barracuda. Notoriamente i soliti.
E gli altri soliti… dormono e…
mercoledì 9 marzo 2016
SOVRADIREZIONI
… E
il «direttore d'orchestra» della Passalacqua era il vicesindaco. «L'architetto
Grison non si è mai attivato, era lui il dirigente e non
interveniva», ha proseguito Ortolani. (L’Arena del 9 marzo 2016)
Carneade…Chi è Mauro Grison?
E’ un Dirigente esterno del Coordinamento Pianificazione
Territoriale voluto dal sindaco Tosi. Uomo non a caso di esperienza regionale, come altri Dirigenti nominati dall'amministrazione comunale in alcuni ruoli chiave.
Da sempre la CUB ha ritenuto che tale
dirigenza fosse solo un doppione e che la sua nomina creasse confusione. C’è infatti un altro
dirigente, l'architetto Paolo Boninsegna, e ci sono ottime professionalità interne che non rendevano
necessario alcun altro dirigente, non ora ma da … allora.
Volete dire che le
sovrapposizioni sono fatte ad hoc? A Palazzo ne circolano di voci (ora anche negli organi di informazione), ma a noi queste
non interessano. Crediamo che la città debba sapere però come si struttura il
Comune al suo interno perché questo influenza la qualità dei servizi forniti.
Certamente le
sovrapposizioni e la non chiarezza di responsabilità non aiutano ne i dirigenti
ne i dipendenti comunali e tanto meno la trasparenza dovuta ai cittadini.
curriculum Grison
http://portale.comune.verona.it/media/Redazione%20web/ente_comune/struttura_organizzativa/po/cv_po/12050.pdf
retribuzione lorda
2012 - €150.846,42
2013 - € 90.462,60
2014 - € 89.411,87
martedì 8 marzo 2016
PIU' DILIGENTI
Manca poco più di un anno
alle elezioni.
Che ne sarà di tutti i
dirigenti “scadenti” con il mandato del Sindaco.
Ben 14 nell’era Tosi sono stati nominati dirigenti senza concorso.
E dei 170 funzionari Posizionati il cui incarico
termina “burocraticamente” il 31 dicembre 2016?
Anche in termini economici
stiamo parlando di somme importanti quasi 2 milioni di euro all’anno.
Ci piacerebbe che
finalmente tutte i futuri candidati ponessero al centro del dibattito la governance
del Comune.
Occorre ridurre drasticamente il numero dei
dirigenti e dei funzionari.
Rinunciando a nomine politiche(salvo
per il Direttore Generale magari con un salario più ridotto). Si i futuri
Sindaci potrebbero impegnarsi a non nominare un portavoce personale e risparmiare alla
collettività i suoi onerosi costi.
Recuperare risolse per
premiare, valorizzare, formare e aggiornare le centinaia e centinaia di dipendenti
Comunali che con la loro professionalità, spesso frustrata, stanno garantendo
la sopravvivenza della struttura comunale.
Si perché sono gli uomini
e le donne che lavoro in Comune che sorreggono e qualificano i servizi che
vengono forniti a tutti. Se li lasciano lavorare e non sopravvivere.
E quindi basta proclami populisti
che sputano sulla struttura pubblica proprio per dilaniarla. Ci vuole gente che
ami il pubblico non il suo spolpamento.
E’ la stessa storia riprodotta
alla Fondazione Arena, nelle partecipate e municipalizzate. Strutture apicali
abnormi, legate a filo doppio con chi li ha nominate e magari più fedeli che
capaci.
Occorre in particolare
rilanciare tutta l’area Cultura del Comune. Che il Comune diventi il vero
regista della politica culturale della città. Coltivando le competenze interne,
non frustrandole o massacrandole come avviene ora.
E dove andrà l’Istruzione
di questo Comune devastata da scelte suicide? (cfr. tra tutte l’operazione Mense data all’Agec o la guerra
dichiarata alle insegnati di scuola materna).
Bisogna partire dalla testa,
dalla classe dirigente, dalla sua riduzione e qualificazione. Dal taglio al
clientelismo.
Ci aspettiamo o illudiamo di leggerlo da subito… in tutti i programmi.
venerdì 4 marzo 2016
DIRITTO DI CHIEDERE LIBERTà DI DARE
Fare
il sindaco o il politico non è un reato.
Fare l’elemosina
non è un reato.
Chiedere un voto, un finanziamenti trasparente non è reato.
Chiedere
l’elemosina non è un reato.
Chiedere un voto e ricattare, chiedere un voto di scambio è un reato
Chiedere l'elemosina sfruttando qualcuno è un reato.
Sfruttare
la proprio posizione per chiedere finanziamenti occulti, per raccomandare … è un reato.
Sfruttare,
chiunque, è un reato.
Nei prossimi giorni verrà
richiesta il ritiro, in auto-tutela, il ritiro dell’ordinanza n.10 del 26
febbraio 2016.
Per decoro Costituzionale: diritto di chiedere, libertà di dare. (diti)
giovedì 3 marzo 2016
FONDAZIONE COMUNE
un grazie a tutti i lavoratori e lavoratrici che dal 13 novembre hanno presidiato per loro e per tutta la città |
L’avvocato Galli
Righi, presidente dell’AGEC che gestisce il patrimonio immobiliare del Comune,
plaude alla privatizzazione della FONDAZIONE
ARENA.
L’avvocato Massimo
Galli Righi siede nel consiglio di generale della FONDAZIONE CARIVERONA.
Ma non c’è
un eccesso di monotonia?
E scusate
tutto questo cosa centra con al cultura? (dito)
mercoledì 2 marzo 2016
30 PEDINE
288 agenti
sono pochi per fare che cosa?
Le notizie sembrano
convergere avremo un rafforzamento della Polizia Municipale.
Bene.
Bene?
Certamente l’aumento del
numero dei dipendenti può aiutare soprattutto nel periodo estivo. Ma a fare che cosa?
Lo hanno ricordato anche i
giornali il Comune di Verona ha il numero di personale corretto, anzi
ampiamente superiore a quello previsto dagli standard (1 ogni 1000 abitanti).
Dal Comando si affrettano
a precisare che però gli operativi sono solo 220.
Ma gli standard non
escludono i vigili che stanno in ufficio o alla centrale operativa o
presso il comando che svolgono altre e diverse fondamentali funzioni connesse
con l’essere agente della Polizia Municipale.
Gli standard nazionale
prevedono anche quel personale.
Da anni le organizzazioni
sindacali, tra cui in prima linea la
CUB, denuncia altri diversi problemi:
Che cosa viene richiesto
alla polizia Municipale, quali compiti deve svolgere.
Solo allora che possiamo
decidere se 288 sono sufficienti o meno per fare che cosa?
Sembrerebbe ormai prendere
piede che di vigili non ce ne mai
abbastanza.
E di guardie ai musei? E
di impiegati all’anagrafe? E maestre…
Il nodo fondamentale è che
a Verona viene fatto un utilizzo abnorme,
eccessivo, improprio, in supplenza a
tutto, talvolta per questioni che potrebbero benissimo essere svolte da
altri mettendo talvolta gli stessi lavoratori in condizione di rischio.
Il Prefetto in questi
giorni ha dato numeri concreti sul calo dei reati eppure si continua anche da palazzo
Barbieri ad alimentare un clima di
insicurezza che come un vortice
continua a sua volta ad alimentare la richiesta di vigili ovunque.
Si ha la sensazione che talvolta
al Comando ci sia una sorta di delirio di onnipotenza e si faccia confusione
con il ruolo della Questura.
Gli agenti della Polizia
Municipale anche “economicamente” oltre che giuridicamente, non sono lontanamente assimilabili a quelli
delle altre forza di Polizia. E’ il loro stesso contratto, enti locali, che li
inquadra, nel bene e nel male, come figura diversa.
A Verona da anni ribadiamo
che viene fatto un utilizzo strumentale, politico della Polizia Municipale.
Non è a caso che il
Comando di Verona rappresenta nel panorama italiano una con la più elevata conflittualità interna. (stato di agitazione pressoché permanente da 2 anni 3
scioperi in 6 mesi ecc.) in un clima intimidatorio è immerso in una situazione
strutturale desolante (vedi gli ulteriori crolli di questi gironi).
La questione riguarda
tutto il resto del Comune e la gestione del Personale comunale. Se si investe nella
Polizia Municipale certo non si può assumere in altri settori strategici e
fondamentali.
La stampa proprio ieri
dava conto della desolante situazione delle circoscrizioni. Una scientifica scelta politica ha deciso di smantellarle svuotandole di
risorse, di professionalità e di personale.
Per non parlare dell’allucinante
situazione con cui versa tutta l’area Cultura (Musei, biblioteche e spettacoli) che sopravvive grazie
solo al massiccio utilizzo del precariato.
E sarebbe adeguato il personale della Protezione civile?
E sarebbe adeguato il personale della Protezione civile?
Speriamo che la politica
ma anche i mezzi di informazioni imparino a non fermarsi ai
comunicati ufficiali e ai numeri che escono dal Palazzo.
Abbiamo da tempo chiesto
una commissione di indagine consiliare sulla Polizia Municipale ma
evidentemente è meglio dare i numeri e lasciare sfornare ordinanze di dubbia legittimità
e costituzionalità ed esporre poi i neo-assunti al ridicolo di applicarle.
E sarà ancora al loro a fianco perché non siano utilizzati come semplici pedine. (dato)
martedì 1 marzo 2016
OMBRA DEL CAPPELLO
Roberto Bolis il giornalista assunto a tempo determinato fuori dotazione
organica nella categoria D, l’uomo più pagato e il funzionario più potente del
Comune di Verona (€.210.000 il costo sul bilancio comunale dal 1 gennaio 2008) come è consuetudine dal
2008 da la sua disponibilità, rigorosamente GRATUITA e SVOLTA fuori dall’orario
di lavoro (quale?), a svolgere l’incarico
di Capo ufficio stampa e Portavoce del Sovrintendente presso la Fondazione Arena
di Verona.
(è stata pubblicata in questi giorni la determina).
Dicono che le sue prestazioni siano impagabili. Contatti fitti nelle redazioni veronesi, articolate relazioni con i media nazionali.
E’ da anni autorizzato ad
essere consulente nell’ambito della comunicazione della casa di cura Pederzoli
S.p.a di Peschiera del Garda.
lunedì 29 febbraio 2016
CONTINUA A PIOVERE SULLA POLIZIA MUNICIPALE DI VERONA
Comunicato
stampa
PIOVE
E … NUOVO CROLLO
ALLA MUNICIPALE
Nella
notte tra il 28 e il 29 Febbraio è stato necessario un intervento
dei Vigili del Fuoco per la messa in sicurezza di una parte
dell'immobile di via del Pontiere dove è ubicato il Comando della
Polizia Scaligera.
Il
personale del 115 ha dovuto ergersi sul tetto del fabbricato per
ripristinare l'integrità della copertura del Comando per evitare che
le copiose piogge e le forti raffiche di vento compromettessero le
già precarie condizioni di staticità dell'edificio, già
interessato da opere di stabilizzazione con ponteggi e architravi
provvisorie che chiunque ha potuto notare in questi anni.
Ormai
basta una semplice pioggia di stagione per mettere a repentaglio
l'incolumità dei lavoratori e lavoratrici
o mettere
a rischio le
centinaia
di persone che quotidianamente fanno accesso agli uffici per fruire
dei servizi svolti.
Questa
notte si è rischiato di danneggiare anche le delicate e preziose
apparecchiature della centrale operativa, che dovrebbe teoricamente
essere uno dei luoghi più sicuri della città.
Massimamente
ci si chiede ancora quanto tempo dovrà ancora passare, nella
speranza che nulla di irreparabile accada, affinché
il personale della Polizia Locale possa essere collocata nella nuova
caserma, tanta annunciata dall'Amministrazione Comunale.
Si
rammenta infine le gravi condizioni di staticità e sicurezza del
Comando erano state ripetutamente denunciate da sigle sindacali e
degli operatori della polizia Locale nei molteplici e purtroppo
inascoltati scioperi e manifestazioni che da oltre un anno vedono la
mobilizzazione di centinaia di addetti alla P.L. di Verona.
In
sindacato CUB manterrà alto il grado di attenzione sulle condizioni
di sicurezza dei lavoratori, chiedendo di acquisire le risultanze
dell'intervento svolto dai Vigili del Fuoco nelle circostanze sopra
descritte.
Inoltre
siamo intenzionati a rivolgere a breve apposita istanza al
Responsabile Comunale per la sicurezza, affinché
vengono compiuti approfonditi accertamenti tecnici che certificano
l'agibilità dell'immobile e la conformità dello stabile ai
requisiti di sicurezza prescritti dalla normativa vigente.
Ci
sono troppe parole. E intanto piove...
Verona,
29.02.2015
Cub
Comune di Verona
COMUNICATO STAMPA CUB Solidarietà ai lavoratori della Fondazione Arena
Posted on 25 febbraio 2016
Indecenti e irricevibili le parole del Sindaco della città di Verona, capitale della Lirica, concentrato di storia e di bellezza, Patrimonio dell’Unesco.
Indecenti e irricevibili non solo per i lavoratori della Fondazione Arena.
Reazione scomposta alla giusta e precisa richiesta dei lavoratori e delle lavoratrici della Fondazione. Reazione che ha aperto la strada ad altre esternazioni altrettanto autoritarie ed ottuse da parte della signora Tartarotti, con l’ordine di sospendere il presidio.
Ma ricordiamo a tutti che i diritti non si sfrattano.
In questo momento drammatico esprimiamo con forza tutta la nostra solidarietà ai lavoratori e alle lavoratrici della Fondazione Arena.
Li incitiamo a tenere duro.
Purtroppo le parole e le scelte di Tosi non ci sorprendono.
Sono drammaticamente lo specchio e la triste ripetizione di ciò che avviene da quasi 9 anni a Verona per tutta l’area Cultura del Comune.
E’ in atto una vera e propria “privatizzazione” strisciante di tutto il sistema museale e culturale di Verona.
Poca o nessuna trasparenza nella gestione e continuo dilapidamento del denaro pubblico.
Le competenze interne amministrative, ma sopratutto tecniche e culturali, delle lavoratrici e dei lavoratori cinicamente liquidate e derise.
L’era Tosi si sta caratterizzando per la distruzione sistematica del patrimonio culturale della città.
L’incredibile furto di Castelvecchio ha messo in luce la debolezza del sistema museale provocando, oltre al depauperamento di un patrimonio di inestimabile valore, anche un danno gravissimo all’ immagine di affidabilità del sistema Verona.
Un assessore alla cultura che si rispetti avrebbe, per decenza, da tempo rassegnato le sue dimissioni. E invece si arrabbia pure e si permette di prendersela con i lavoratori e le lavoratrici.
Ma è solo la triste punta di una iceberg di una situazione diffusa. A questa amministrazione la cultura non interessa se non quando la può mercificare, così come sfrutta e devasta il territorio, svende i palazzi storici di Verona, distrugge siti di incomparabile bellezza. Loro che si riempiono la bocca con la “difesa della tradizione” lasceranno un deserto, una città irriconoscibile, privata di tutto ciò che generazioni di uomini e donne hanno costruito con il loro lavoro e la loro intelligenza. Ma tutto ciò èpossibile anche grazie alla distrazione e all’indifferenza della città.
Dov’è il mondo culturale veronese, dov’è l’università? Non si dovrebbero barattare le elargizioni che provengono da un potere politico sempre più impresentabile con il diritto/dovere di prendere posizione a difesa di un bene comune così importante.
Come CUB preannunciamo nei prossimi giorni una forte iniziativa accompagnata dalla dettagliata denuncia della dissipazione del patrimonio culturale pubblico.
Perchè ci sono disastri che hanno nomi e cognomi…
La Fondazione Arena è patrimonio di tutti
CUB-Confederazione Unitaria di Base
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