mercoledì 23 marzo 2016

L'UOMO CIANCIA

I vigili: sciopero a Vinitaly
è perentoria la replica dell’assessore al Personale Enrico Toffali: «È assurdo che vogliano andare allo scontro visto che le trattative erano riprese e, da parte dell’amministrazione comunale, erano state formulate proposte di rilievo visto che, cifre alla mano, avevamo messo sul piatto 650.000 euro di produttività e 250.000 euro per la previdenza. Invece, da parte loro, c’è stato un atteggiamento di totale e incomprensibile chiusura: vogliono andare allo scontro? Non si scontrano solo col Comune ma con la città e i cittadini che subiranno i disagi dovuti alle loro proteste come del resto è già accaduto». Quanto all’annunciato sciopero nel giorno di Renzi al Vinitaly, per Toffali «non se ne parla neppure: ovviamente scatterà la precettazione da parte del prefetto vista la situazione di innegabile emergenza che vivrà Verona l’11 aprile».  (CORRIERE DEL VENETO – VERONA, Mercoledì 23 Marzo, 2016)


E’ diventato letteralmente un fantasma che si materializzarsi sempre e solo per sputare cifre assurde come se fossero noccioline da tirare alle scimmie.
Se in questi anni fosse realmente occupato del personale del Comune, distogliendo il proprio interesse dai monopoliani giochi di società, forse saprebbe di cosa stanno parlando gli uomini e le donne della Polizia Municipale.
Caro assessore meno bla bla da scudiero del principe e  prenda in mano i problemi del Personale solo così può aiutare questa città.
Gli  uomini e le donne della polizia municipale stanno dicendo alla città e anche a lei, e non sanno più come dirlo, che al Comando c’è una situazione patologica grave.
Sono uomini e donne che ogni giorno svolgono con orgoglio e dedizione il loro lavoro e che ne hanno piene le tasche di essere strumentalizzati dalla politichetta che se ne frega altamente del servizio da dare alla gente.
Quei servizi sono forniti e garantiti ogni giorno 366 giorni all’anno malgrado questa amministrazione e nonostante questo comando.
Non occorre essere vecchie volpi come lei per sapere che il Vinitaly è una data particolare. L’anno scorso era stato dato un messaggio chiaro e preciso e in un anno l’Amministrazione non ha fatto altro che provocare i lavoratori, vessandoli, ricattandolitogliendo risorse, peggiorando e precarizzando  la qualità della vita.
Siamo ancora qua, dopo 3 scioperi, ancora con le noccioline e con il patetico tentativo di metterci contro la … città e ridicolizzare i lavoratori.
Non se la beve più nessuno, nemmeno al Vinitaly.

SINDACATO SINDACALE

Non sono bastati gli scandali sui compensi  dei dirigenti CISL per scuotere quell’organizzazione dalla sua politica sindacale di firmaiola al di là di qualunque mandato ricevuto dai lavoratore.
Purtroppo non ci sorprende la posizione della CISL in Fondazione Arena.
A Verona è come se l’Amministrazione Tosi avesse costituito un proprio sindacato.
Dal Comune di Verona è da anni che ciò avviene, la CISL firma tutto ciò che gli viene proposto dall’Amministrazione, a prescindere.
E’ avvenuto nel 2009 con il trasferimento dei 300 lavoratori delle Mense all’AGEC. Salvo poi far rientrare in Comune (l’unica dei 300) il proprio rappresentante sindacale.
Lo ha fatto nel 2012 firmando un intesa (pre-intesa!!!) sulle scuole materne senza e contro il mandato dei lavoratrici e lavoratrici, le quali fortunatamente sono riuscite con voto assembleare a scardinare tale intesa e grazie ad altri sindacati  promuovere poi le cause individuali contro il Comune.
Lo ha fatto nel giugno 2013 in minoranza con l’accordo decentrato contro il volere della maggioranza della RSU. 
E’ successo nel giugno 2015 quando, contro la volontà dei lavoratori e rompendo l’unità sindacale, hanno firmato un accordo sulla Polizia Municipale (insieme con CGIL). Fortunatamente bocciato dai lavoratori.
Avviene ad ogni trattativa, immancabilmente.
Forse sorprende il continuo traballare della CGIL, l’incertezza, il suo rincorrere la linea CISL.
La scusa per sganciare certe logiche sindacali è sempre mascherata da una buona e sacro santa ragione: il salvataggio dell’unità sindacale, il presupposto che la spaccatura spacchi.
Ma se l’unica unità certa per qualche sigla è con al controparte, è un dovere per un sindacato isolare quella sigla e smascherarla.
Lo schifo ulteriore di tutta questa faccenda è che di sindacato ce ne assoluto bisogno, forse mai come questo momento di crisi per tutelare e difendere il lavoratori e le lavoratrici dalla finanziarizzazione del lavoro, perfino della cultura.
Riproviamo a farlo, il sindacato,  dal basso, smascherando la sua deformazione clientelare.

martedì 22 marzo 2016

GIRA LA RUOTA GIRA


Con determina 1110  del 5 marzo 2016 l'avvocato Marco Mastroianni (pubblicata in questi giorni) dando seguito a due decisioni di giunta (rep. n. 2208/2008 e 2334/2015), in sostanza senza uno straccio di delibera, ha costituito un gruppo di lavoro.

Per fare che cosa? Un bando per l'istallazione temporanea nel centro di Verona di una grande ruota panoramica, al fine di poter offrire ai turisti in arrivo una visione dall'alto dell'intera città.
Ben 8 dirigenti ingaggiati: in ordine di apparizione
dott. Tatiana Basso - Direzione Commercio Attività produttive - Referente  e Coordinatore del gruppo
ing. Michele Fasoli - Dirigente U.O. Segnaletica Stradale
ing. Alessandro Bortolan - Dirigente Direzione Strade Giardini 
ing. Daniele Cappellin - Dirigente Estimo Beni Pubblici
dott. Sandro Vazzoler - Dirigente direzione Sport Tempo libero
avv. Marina De Signori - Dirigente economato approviggionamenti
ing. Andrea Bombieri - Dirigente Direzione Ambiente
avv. Chiara Bortolomasi - Dirigente Gare Appalti
Siamo proprio sicuri che questi dirigenti certamente esperti a farle girare le ruote non abbiano niente di meglio da fare per questa città?
E’ proprio così difficile capire e individuare le priorità per una città e far lavorare i propri dirigenti in tal senso in un momento così difficile per le risorse comunali?

lunedì 21 marzo 2016

STATO DI AGITAZIONE

Mentre il Sindaco è alla ricerca disperata di visibilità costringe per la quarta volta in due anni la polizia Municipale a proclamare lo stato di agitazione.
Questa mattina il comandante Luigi Altamura e il responsabile del personale Marco Crescimbeni, a nome di Tosi,  davanti al vice prefetto, si sono per l'ennesima volta rifiutati di proseguire nelle trattative chiedendo ridicolmente il ritiro del rinnovato  stato di agitazione.
Domani, martedì 22 marzo, due assemblee dei lavoratori della Polizia Municipale indette da CSA, CUB, DICCAP e UIL (11-13 e 15-17 c/o Educandato agl'Angeli) aperte ai politici della città faranno il punto della situazione e programmare le nuove forme di lotta.

Poche chiare richieste: chiarezza di orari e regole e riconoscimento di quello che viene lavorato, rispetto dei tempi casa/lavoro. Troppo semplici per le esigenze di un'Amministrazione invece continua a considerare la Polizia Municipale come una succursale dell'ufficio dello sceriffo.

Il servizio al cittadino lo continuano a garantire quotidianamente dagli uomini e le donne della Polizia Municipale ma al Sindaco e al Comandante questo non basta o forse, viene il sospetto, che questo non sia il loro obiettivo principale.

Aspettiamo per la prossima settimana i 30 colleghi a tempo determinato promessi. Purtroppo per loro finiranno in un vero e proprio stato di agitazione in cui incapacità gestionali, organizzative si sommano alla confusione politica.





mercoledì 16 marzo 2016

MA E' IL 1 DI APRILE?

I 300 lavoratori delle mense trasferiti all'AGEC, insieme con i dipendenti del Comune di  Verona, della Fondazione Arena e delle partecipate cittadine stanno lavorando per costituire un comitato elettorale per sostenere la candidatura di Tosi a Sindaco di Roma. (tonews)

PROPRIETA' INTRANSITIVA



Gioiamo e aspettiamo con trepidazione  il ritorno  del Fanciullo con disegno diventato il simbolo non solo di Castelvecchio.

Ma non è che se gli investigatori fanno egregiamente il loro lavoro sono diventati tutti egregi.
Prendersi i meriti di rimbalzo per magari abbellire al propria immagine  è un vizio di pessimo gusto.

Provate ad esempio a chiedere all’ Assessore alla Cultura del Comune di Verona se sa quanti quadri di Angelo Dall’Oca Bianca il Comune possiede?
E fatevi dire dove sono.
E chiedetegli se sono al sicuro.
Quant'è la stima del patrimonio artistico comunale.
Chiedete come funziona la copertura assicurativa e cosa abbiamo assicurato?
E con quale personale è garantita la cura, la custodia e  la valorizzazione  di questo patrimonio? Che contratti ha…

Non ci piace nemmeno chi in questi mesi ha attaccato l’Amministrazione comunale “approfittando” del furto. Non ci piace la superficialità.
Vorremmo meno opportunismo e più sostanza e chiedere anche a loro se sanno quanti quadri di Angelo Dall’Oca Bianca il Comune possiede?
E dove sono? Se sono al sicuro?
Se sanno quant'è la stima del patrimonio artistico comunale e come  funziona la copertura assicurativa e cosa abbiamo assicurato?
E con quale personale è garantita la cura,la custodia e la valorizzazione  di questo patrimonio? Che contratti ha…

In Comune a Verona ci sono quadri e stampe disseminati sulle pareti di tutti gli edifici comunali senza nemmeno la consapevolezza di ciò che c’è.
Quello che è  sicuro? Il settore Cultura è quello ha il più alto indice di precarietà lavorativa e insufficiente budget a disposizione per la cura, prevenzione, conservazione e valorizzazione il patrimonio culturale di tutti.

Quel che è certo? Che l’abilità degli investigatori non è una proprietà politicamente transitiva.

E adesso che non c’è più il “voto” del silenzio qualcuno comincerà a parlare?

martedì 15 marzo 2016

AAA CERCASI GENIO... VOLONTARIO



 Il corpo di ballo dell’Arena di Verona cesserà l’attività...e se entro otto giorni (ovvero entro la prossima riunione del Consiglio d’indirizzo, che è già stata convocata) la trattativa in corso coi sindacati non sarà conclusa, verrà rilanciata l’ipotesi estrema di una liquidazione della fondazione lirica Arena di Verona, con una stagione operistica estiva che potrebbe essere gestita direttamente dal Comune, proprietario dell’Arena. (Corriere Veneto – Verona, 15.03.2016)

Forza Flavio spara il nome?
Sarà il dott. Alberto Bolis l'addetto stampa “gratuito” della fondazione Arena, l'uomo dalle mille risorse che dalle ombre sa modellare format spettacolari?
O toccherà ad Alberto Marchesini, il responsabile volontario della segreteria del sindaco in attesa di assegnazione in qualche CdA?
O forse il volontario pensionato direttore artistico dell'Estate Teatrale Veronese dott. Gianpaolo Savorelli, allargherà le sue competenze?
Chi sarà il Genio della lampada della schiera dei volontari tosiani, che si infittisce sempre più con il correre verso la fine del mandato, che potrebbe gestire la prossima stagione areniana se i sindacati non svolgono il loro compitino di ratificatori.. e i lavoratori non smettono di preoccuparsi?
O sarà qualcuno dei volontari del Fare o un suo buon finanziatore ad illuminare le serate estive Veronesi?
O sarà il direttore generale avv. Marco Mastroianni che “gratuitamente” si improvviserà direttore areniano?
O magari qualcuno della FONDAZIONE CARIVERONA...
Dopo la messa al BANDO AL CULTURA l'amministrazione Tosi si appresta a bandire un nuovo posto per VOLONTARIO melomane.

Ma se ha bisogno del Goldin di turno per organizzare gli eventi...
Ma se non sa nemmeno garantire la sicurezza al suo patrimonio...
Ma se disprezza le professionalità interne del Comune...
Ma se ha ridotto a sopravvivenza tutte le realtà comunali...
Ma se ha bisogno di affidarsi ad un direttore esterno per la Galleria d'arte Moderna...
Ma se ha avuto nemmeno di dare la dignità di un assessorato alla Cultura...

Anche lo è sceriffi a spararle, le cazzate si riconoscono lo stesso.

Sarebbe bello che il Comune con i suoi volontari gestisse in proprio l'estate areniana …
ci sarebbe proprio da divertirsi...
proprio ogni sera...
fuori... oltre che dentro.

Ma ci sono ancora   i sindacati e la RSU della Fondazione Arena?
E i giornalisti d'inchiesta?
Troppi silenzi con il rischio di diventare complici?

e siamo proprio sicuri che la legge Bray è solo uno spettro o che qualcuno invece non voglia portale la Fondazione Arena  in Bray con una spetto spettrale?

Non ci vuole un genio per capire che qui in in ballo non c'è solo il corpo di ballo ma il sistema Verona.
Quale sistema? e quale Verona?


venerdì 11 marzo 2016

L'APPETITO VIEN MANGIANDO

I dipendenti comunali di Verona, come previsto dal contratto nazionale, ricevono, nei giorni di rientro pomeridiano un buono pasto (max 2 settimanali). Il valore del buono è da molti anni fissato in € 5,29 il più basso di quello previsto negli enti pubblici.
Scopriamo che c’è un’unica persona che usufruisce di tali buoni pasto tutti i giorni.
Situazione preclusa , per prassi a tutti gli altri dirigenti e dipendenti, malgrado teoricamente possibile. Ma ci sono anche  evidenti limiti di budget.
Chi deve fermarsi e fare straordinari non percepisce buoni pasto aggiuntivi.

L’amministrazione in un  testo presentata ai sindacati in questi giorni  propone che “al personale in servizio esterno che, per straordinarie esigenze di servizio protrarrà l’orario di servizio per almeno tre ore oltre l’orario ordinario di lavoro, sarà corrisposto il buono pasto. Al personale di turno serale spetta sempre il buono pasto."
Questa è la proposta. 
Ma fin’ora nell’era tosiana una sola persona ne aveva anticipato l'applicazione.
Piccole cifre. Non si arricchisce nessuno e il Comune non diventa particolarmente povero.

Ma proprio perché esigua (una), quell’eccezione è parsa e continua ad apparire ancor più odiosa.
Ma chi è il GRANDE MANGIATORE?
L’ex direttore ( 2007 – 2013) Generale Renato Piccoli. Con una retribuzione annuale di 150.000 (lorde)!!!!!! - costo reale al Comune € 210.000 annuo + ... buoni pasto.
Recitava il proverbio: l'appetito vien mangiando.
Oltre che una questione di BUON GUSTO, questo speciale trattamento sarà completamente regolare? Dal Palazzo dicono  di si... sapevano tutti e hanno lasciato mang..., ops... fare.

Ma è rispettato il criterio di equità e di parità di trattamento culinario?
Non sarà un eccesso di elargizione che lede il decoro e l'immagina stessa del Comune o queste informazioni non si dovevano far sapere?



giovedì 10 marzo 2016

TRA SQUALI E BARRACUDA


Risultati immagini per SQUALI
«Il marchio Arena diventi una Spa»
 La proposta arriva sul tavolo del ministro
I tre firmatari della lettera-appello (Lambertini, Maccagnani e Manni) nei prossimi giorni incontreranno Franceschini e un suo consulente.
E ancora :
per usare una frase tanto cara all’avvocato Maccagnani, l’importante è fare in modo che nell’acquario ci sia acqua pulita. «Senza però dimenticare - specifica Lambertini - che bisogna anche trovare i pesci per rendere l’acquario ancor più vivo».(Corriere del Veneto – Verona Giovedì 10 Marzo, 2016)
Come è possibile che la proposta di questi "illustri" personaggi veronesi trovi così ampia amplificazione mediatica e addirittura scivoli con disinvoltura sul tavolo del Ministro?
Anche fosse un'ottima proposta perché quel fior fiore di management della Fondazione Arena non l'ha sfornato?
E che senso ha il tavolo delle trattative sindacale in corso presso la Fondazione Arena ?  Di cosa parlano se la ciccia è altrove?
Tutto sembra sempre più assomigliare ad una fiction a cui tutti i soggetti sono chiama a recitare una parte?
Bene è chiaro a tutti che c'è una regia pre-ordinata in modo bi o multipartisan... per gli squali.
Non sappiamo come ripeterlo: la situazione Fondazione Arena prefigura tutta la situazione della cultura della città a partire dal SISTEMA MUSEALE ridotto a brandelli per i prossimi barracuda. Notoriamente i soliti.

E gli altri soliti… dormono e… 

mercoledì 9 marzo 2016

SOVRADIREZIONI

E il «direttore d'orchestra» della Passalacqua era il vicesindaco. «L'architetto Grison non si è mai attivato, era lui il dirigente e non interveniva», ha proseguito Ortolani. (L’Arena del 9 marzo 2016)

Carneade…Chi è Mauro Grison?

E’ un Dirigente esterno del Coordinamento Pianificazione Territoriale voluto dal sindaco Tosi. Uomo non a caso di esperienza regionale, come altri Dirigenti nominati dall'amministrazione comunale in alcuni  ruoli chiave. 

Da sempre la CUB ha ritenuto che tale dirigenza fosse solo un doppione e che la sua nomina creasse confusione. C’è infatti un altro dirigente, l'architetto Paolo Boninsegna, e ci sono ottime professionalità interne che non rendevano necessario alcun altro dirigente, non ora ma da … allora.

Volete dire che le sovrapposizioni sono fatte ad hoc? A Palazzo ne circolano di voci (ora anche negli organi di informazione), ma a noi queste non interessano. Crediamo che la città debba sapere però come si struttura il Comune al suo interno perché questo influenza la qualità dei servizi forniti.
Certamente le sovrapposizioni e la non chiarezza di responsabilità non aiutano ne i dirigenti ne i dipendenti comunali e tanto meno la trasparenza dovuta ai cittadini.

curriculum Grison

http://portale.comune.verona.it/media/Redazione%20web/ente_comune/struttura_organizzativa/po/cv_po/12050.pdf

retribuzione lorda 
2012 - €150.846,42
2013 - € 90.462,60 
2014 - € 89.411,87

martedì 8 marzo 2016

PIU' DILIGENTI

Manca poco più di un anno alle elezioni.

Che ne sarà di tutti i dirigenti “scadenti” con il mandato del Sindaco.
Ben 14 nell’era Tosi  sono stati nominati dirigenti senza concorso.
E dei  170 funzionari Posizionati il cui incarico termina “burocraticamente” il 31 dicembre 2016?
Anche in termini economici stiamo parlando di somme importanti quasi 2 milioni di euro all’anno.

Ci piacerebbe che finalmente tutte i futuri candidati  ponessero al centro del dibattito la governance del Comune.

Occorre ridurre drasticamente il numero dei dirigenti e dei funzionari.
Rinunciando a nomine politiche(salvo per il Direttore Generale magari con un salario più ridotto). Si i futuri Sindaci potrebbero impegnarsi a non nominare un  portavoce personale e risparmiare alla collettività i suoi onerosi costi.

Recuperare risolse per premiare, valorizzare, formare e aggiornare le centinaia e centinaia di dipendenti Comunali che con la loro professionalità, spesso frustrata, stanno garantendo la sopravvivenza della struttura comunale.
Si perché sono gli uomini e le donne che lavoro in Comune che sorreggono e qualificano i servizi che vengono forniti a tutti. Se li lasciano lavorare e non sopravvivere.

E quindi basta proclami populisti che sputano sulla struttura pubblica proprio per dilaniarla. Ci vuole gente che ami il pubblico non il suo spolpamento.
E’ la stessa storia riprodotta alla Fondazione Arena, nelle partecipate e municipalizzate. Strutture apicali abnormi, legate a filo doppio con chi li ha nominate e magari più fedeli che capaci.

Occorre in particolare rilanciare tutta l’area Cultura del Comune. Che il Comune diventi il vero regista della politica culturale della città. Coltivando le competenze interne, non frustrandole o massacrandole come avviene ora.
E dove andrà l’Istruzione di questo Comune devastata da scelte suicide? (cfr. tra tutte  l’operazione Mense data all’Agec o la guerra dichiarata alle insegnati di scuola materna).

Bisogna partire dalla testa, dalla classe dirigente, dalla sua riduzione e qualificazione. Dal taglio al clientelismo.


Ci aspettiamo o illudiamo  di leggerlo da subito… in tutti i programmi.

venerdì 4 marzo 2016

DIRITTO DI CHIEDERE LIBERTà DI DARE

Fare il sindaco o il politico non è un reato.
Fare l’elemosina non è un reato.

Chiedere un voto, un  finanziamenti  trasparente non  è reato.
Chiedere l’elemosina non è un reato.

Chiedere un voto e ricattare, chiedere un voto di scambio è un reato
Chiedere l'elemosina sfruttando qualcuno è un reato.

Sfruttare la proprio posizione per chiedere finanziamenti occulti, per raccomandare … è un reato.
Sfruttare, chiunque, è un reato.
Nei prossimi giorni verrà richiesta il ritiro, in auto-tutela, il ritiro dell’ordinanza n.10 del 26 febbraio 2016. 
Per decoro Costituzionale: diritto di chiedere, libertà di dare. (diti)

giovedì 3 marzo 2016

FONDAZIONE COMUNE

un grazie a tutti i lavoratori e lavoratrici che dal 13 novembre  hanno  presidiato per loro e per tutta la città 
LA FONDAZIONE CARIVERONA compra i palazzi storici del Comune.
LA FONDAZIONE CARIVERONA impone la gestione della Galleria D’arte Moderna del Comune, impone il suo direttore artistico a suon di euro con il suo staff (salvo poi misteriosamente ritirarlo dal 31.01.2016).
LA FONDAZIONE CARIVERONA sistema i Palazzi Scaligeri per un misterioso Polo Culturale.
LA FONDAZIONE CARIVERONA progetta il nuovo Museo di Storia Naturale a prescindere dal Museo di storia naturale.
LA FONDAZIONE CARIVERONA tratta direttamente con il sindaco e il suo staff. Il Comune demanda al Direttore generale, avvocato Marco Mastroianni la trattativa con Fondazione Cariverona per la gestione museale della città, tagliando completamente fuori tutta la dirigenza comunale e le professionalità interne.


LA FONDAZIONE CARIVERONA riduce a ruolo di comparsa tutta l’area Cultura del Comune. Il Sindaco provvede durante l’arco del suo andato a ridurre da 12 a 5 milioni di euro le risorse destinate alla cultura. Svuota di professionalità, di personale e precarizza tutti i settori culturali del Comune.
LA FONDAZIONE ARENA affonda e Giovanni Maccagnani, amico e avvocato del Sindaco Tosi, interviene per proporre forme di privatizzazione della Fondazione (Arena). L’avvocato Giovanni Maccagnani siede nel consiglio di amministrazione della FONDAZIONE CARIVERONA.
L’avvocato Galli Righi, presidente dell’AGEC che gestisce il patrimonio immobiliare del Comune, plaude alla privatizzazione della FONDAZIONE ARENA.
L’avvocato Massimo Galli Righi siede nel consiglio di generale della FONDAZIONE CARIVERONA.
Ma non c’è un eccesso di monotonia?
E scusate tutto questo cosa centra con al cultura? (dito)

mercoledì 2 marzo 2016

30 PEDINE

Risultati immagini per dare numeri 30
288 agenti 
sono pochi per fare che cosa?

Le notizie sembrano convergere avremo un rafforzamento della Polizia Municipale.
Bene.
Bene?
Certamente l’aumento del numero dei dipendenti può aiutare soprattutto nel periodo estivo. Ma a fare che cosa?
Lo hanno ricordato anche i giornali il Comune di Verona ha il numero di personale corretto, anzi ampiamente superiore a quello previsto dagli standard (1 ogni 1000 abitanti).
Dal Comando si affrettano a precisare che però gli operativi sono solo 220.
Ma gli standard non escludono  i vigili che stanno in ufficio o alla centrale operativa o presso il comando che svolgono altre e diverse fondamentali funzioni connesse con l’essere agente della Polizia Municipale.
Gli standard nazionale prevedono anche quel personale.
Da anni le organizzazioni sindacali, tra cui in prima linea la CUB, denuncia altri diversi problemi:
Che cosa viene richiesto alla polizia Municipale, quali compiti deve svolgere.
Solo allora che possiamo decidere se 288 sono sufficienti o meno per fare  che cosa?
Sembrerebbe ormai prendere piede che di vigili non ce ne mai abbastanza.
E di guardie ai musei? E di impiegati all’anagrafe? E maestre…
Il nodo fondamentale è che a Verona viene fatto un utilizzo abnorme, eccessivo, improprio,  in supplenza a tutto, talvolta per questioni che potrebbero benissimo essere svolte da altri mettendo talvolta gli stessi lavoratori in condizione di rischio.
Il Prefetto in questi giorni ha dato numeri concreti sul calo dei reati eppure si continua anche da palazzo Barbieri ad alimentare un clima di insicurezza che come un  vortice continua a sua volta ad alimentare la richiesta  di vigili ovunque.
Si ha la sensazione che talvolta al Comando ci sia una sorta di delirio di onnipotenza e si faccia confusione con il ruolo della Questura.
Gli agenti della Polizia Municipale anche “economicamente” oltre che giuridicamente, non sono lontanamente assimilabili a quelli delle altre forza di Polizia. E’ il loro stesso contratto, enti locali, che li inquadra, nel bene  e nel male, come figura diversa.
A Verona da anni ribadiamo che viene fatto un utilizzo strumentale, politico della Polizia Municipale.
Non è a caso che il Comando di Verona rappresenta nel panorama italiano una con la più elevata conflittualità interna. (stato di agitazione pressoché permanente da 2 anni 3 scioperi in 6 mesi ecc.) in un clima intimidatorio è immerso in una situazione strutturale desolante (vedi gli ulteriori crolli di questi gironi).
La questione riguarda tutto il resto del Comune e la gestione del Personale comunale. Se si investe nella Polizia Municipale certo non si può assumere in altri settori strategici e fondamentali.
La stampa proprio ieri dava conto della desolante situazione delle circoscrizioni. Una scientifica scelta politica  ha deciso di smantellarle svuotandole di risorse, di professionalità e di personale.
Per non parlare dell’allucinante situazione con cui versa tutta l’area Cultura (Musei, biblioteche e spettacoli) che sopravvive grazie solo al massiccio utilizzo del precariato. 
E sarebbe adeguato il personale della Protezione civile?
Speriamo che la politica ma anche i mezzi di informazioni imparino a non fermarsi ai comunicati ufficiali e ai numeri che escono dal Palazzo.
Abbiamo da tempo chiesto una commissione di indagine consiliare sulla Polizia Municipale ma evidentemente è meglio dare i numeri e lasciare sfornare ordinanze di dubbia legittimità e costituzionalità ed esporre poi i neo-assunti al ridicolo di applicarle.
La CUB, insieme agli altri sindacati, ha già posto una serie di questioni perché il trattamento dei colleghi sia adeguato come l’introduzione anche per loro di una parte del salario accessorio  da cui i loro  colleghi precari  assunti nel 2015 sono stati esclusi. 
E sarà ancora al loro a fianco perché non siano utilizzati come semplici pedine. (dato)

martedì 1 marzo 2016

OMBRA DEL CAPPELLO

Roberto Bolis il giornalista assunto a tempo determinato fuori dotazione organica nella categoria D, l’uomo più pagato e il funzionario più potente del Comune di Verona (€.210.000 il costo sul bilancio comunale  dal 1 gennaio 2008) come è consuetudine dal 2008 da la sua disponibilità, rigorosamente GRATUITA e SVOLTA fuori dall’orario di lavoro (quale?), a svolgere l’incarico di Capo ufficio stampa e Portavoce del Sovrintendente presso la Fondazione Arena di Verona.
(è stata pubblicata in questi giorni la determina).
Dicono che le sue prestazioni siano impagabili. Contatti fitti nelle redazioni veronesi, articolate relazioni con i media nazionali. 
 E’ da anni autorizzato ad essere consulente nell’ambito della comunicazione della casa di cura Pederzoli S.p.a di Peschiera del Garda.

Non è che il cappello faccia un po’ troppa ombra?