288 agenti
sono pochi per fare che cosa?
Le notizie sembrano
convergere avremo un rafforzamento della Polizia Municipale.
Bene.
Bene?
Certamente l’aumento del
numero dei dipendenti può aiutare soprattutto nel periodo estivo. Ma a fare che cosa?
Lo hanno ricordato anche i
giornali il Comune di Verona ha il numero di personale corretto, anzi
ampiamente superiore a quello previsto dagli standard (1 ogni 1000 abitanti).
Dal Comando si affrettano
a precisare che però gli operativi sono solo 220.
Ma gli standard non
escludono i vigili che stanno in ufficio o alla centrale operativa o
presso il comando che svolgono altre e diverse fondamentali funzioni connesse
con l’essere agente della Polizia Municipale.
Gli standard nazionale
prevedono anche quel personale.
Da anni le organizzazioni
sindacali, tra cui in prima linea la
CUB, denuncia altri diversi problemi:
Che cosa viene richiesto
alla polizia Municipale, quali compiti deve svolgere.
Solo allora che possiamo
decidere se 288 sono sufficienti o meno per fare che cosa?
Sembrerebbe ormai prendere
piede che di vigili non ce ne mai
abbastanza.
E di guardie ai musei? E
di impiegati all’anagrafe? E maestre…
Il nodo fondamentale è che
a Verona viene fatto un utilizzo abnorme,
eccessivo, improprio, in supplenza a
tutto, talvolta per questioni che potrebbero benissimo essere svolte da
altri mettendo talvolta gli stessi lavoratori in condizione di rischio.
Il Prefetto in questi
giorni ha dato numeri concreti sul calo dei reati eppure si continua anche da palazzo
Barbieri ad alimentare un clima di
insicurezza che come un vortice
continua a sua volta ad alimentare la richiesta di vigili ovunque.
Si ha la sensazione che talvolta
al Comando ci sia una sorta di delirio di onnipotenza e si faccia confusione
con il ruolo della Questura.
Gli agenti della Polizia
Municipale anche “economicamente” oltre che giuridicamente, non sono lontanamente assimilabili a quelli
delle altre forza di Polizia. E’ il loro stesso contratto, enti locali, che li
inquadra, nel bene e nel male, come figura diversa.
A Verona da anni ribadiamo
che viene fatto un utilizzo strumentale, politico della Polizia Municipale.
Non è a caso che il
Comando di Verona rappresenta nel panorama italiano una con la più elevata conflittualità interna. (stato di agitazione pressoché permanente da 2 anni 3
scioperi in 6 mesi ecc.) in un clima intimidatorio è immerso in una situazione
strutturale desolante (vedi gli ulteriori crolli di questi gironi).
La questione riguarda
tutto il resto del Comune e la gestione del Personale comunale. Se si investe nella
Polizia Municipale certo non si può assumere in altri settori strategici e
fondamentali.
La stampa proprio ieri
dava conto della desolante situazione delle circoscrizioni. Una scientifica scelta politica ha deciso di smantellarle svuotandole di
risorse, di professionalità e di personale.
Per non parlare dell’allucinante
situazione con cui versa tutta l’area Cultura (Musei, biblioteche e spettacoli) che sopravvive grazie
solo al massiccio utilizzo del precariato.
E sarebbe adeguato il personale della Protezione civile?
E sarebbe adeguato il personale della Protezione civile?
Speriamo che la politica
ma anche i mezzi di informazioni imparino a non fermarsi ai
comunicati ufficiali e ai numeri che escono dal Palazzo.
Abbiamo da tempo chiesto
una commissione di indagine consiliare sulla Polizia Municipale ma
evidentemente è meglio dare i numeri e lasciare sfornare ordinanze di dubbia legittimità
e costituzionalità ed esporre poi i neo-assunti al ridicolo di applicarle.
E sarà ancora al loro a fianco perché non siano utilizzati come semplici pedine. (dato)
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