martedì 8 marzo 2016

PIU' DILIGENTI

Manca poco più di un anno alle elezioni.

Che ne sarà di tutti i dirigenti “scadenti” con il mandato del Sindaco.
Ben 14 nell’era Tosi  sono stati nominati dirigenti senza concorso.
E dei  170 funzionari Posizionati il cui incarico termina “burocraticamente” il 31 dicembre 2016?
Anche in termini economici stiamo parlando di somme importanti quasi 2 milioni di euro all’anno.

Ci piacerebbe che finalmente tutte i futuri candidati  ponessero al centro del dibattito la governance del Comune.

Occorre ridurre drasticamente il numero dei dirigenti e dei funzionari.
Rinunciando a nomine politiche(salvo per il Direttore Generale magari con un salario più ridotto). Si i futuri Sindaci potrebbero impegnarsi a non nominare un  portavoce personale e risparmiare alla collettività i suoi onerosi costi.

Recuperare risolse per premiare, valorizzare, formare e aggiornare le centinaia e centinaia di dipendenti Comunali che con la loro professionalità, spesso frustrata, stanno garantendo la sopravvivenza della struttura comunale.
Si perché sono gli uomini e le donne che lavoro in Comune che sorreggono e qualificano i servizi che vengono forniti a tutti. Se li lasciano lavorare e non sopravvivere.

E quindi basta proclami populisti che sputano sulla struttura pubblica proprio per dilaniarla. Ci vuole gente che ami il pubblico non il suo spolpamento.
E’ la stessa storia riprodotta alla Fondazione Arena, nelle partecipate e municipalizzate. Strutture apicali abnormi, legate a filo doppio con chi li ha nominate e magari più fedeli che capaci.

Occorre in particolare rilanciare tutta l’area Cultura del Comune. Che il Comune diventi il vero regista della politica culturale della città. Coltivando le competenze interne, non frustrandole o massacrandole come avviene ora.
E dove andrà l’Istruzione di questo Comune devastata da scelte suicide? (cfr. tra tutte  l’operazione Mense data all’Agec o la guerra dichiarata alle insegnati di scuola materna).

Bisogna partire dalla testa, dalla classe dirigente, dalla sua riduzione e qualificazione. Dal taglio al clientelismo.


Ci aspettiamo o illudiamo  di leggerlo da subito… in tutti i programmi.

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