Manca poco più di un anno
alle elezioni.
Che ne sarà di tutti i
dirigenti “scadenti” con il mandato del Sindaco.
Ben 14 nell’era Tosi sono stati nominati dirigenti senza concorso.
E dei 170 funzionari Posizionati il cui incarico
termina “burocraticamente” il 31 dicembre 2016?
Anche in termini economici
stiamo parlando di somme importanti quasi 2 milioni di euro all’anno.
Ci piacerebbe che
finalmente tutte i futuri candidati ponessero al centro del dibattito la governance
del Comune.
Occorre ridurre drasticamente il numero dei
dirigenti e dei funzionari.
Rinunciando a nomine politiche(salvo
per il Direttore Generale magari con un salario più ridotto). Si i futuri
Sindaci potrebbero impegnarsi a non nominare un portavoce personale e risparmiare alla
collettività i suoi onerosi costi.
Recuperare risolse per
premiare, valorizzare, formare e aggiornare le centinaia e centinaia di dipendenti
Comunali che con la loro professionalità, spesso frustrata, stanno garantendo
la sopravvivenza della struttura comunale.
Si perché sono gli uomini
e le donne che lavoro in Comune che sorreggono e qualificano i servizi che
vengono forniti a tutti. Se li lasciano lavorare e non sopravvivere.
E quindi basta proclami populisti
che sputano sulla struttura pubblica proprio per dilaniarla. Ci vuole gente che
ami il pubblico non il suo spolpamento.
E’ la stessa storia riprodotta
alla Fondazione Arena, nelle partecipate e municipalizzate. Strutture apicali
abnormi, legate a filo doppio con chi li ha nominate e magari più fedeli che
capaci.
Occorre in particolare
rilanciare tutta l’area Cultura del Comune. Che il Comune diventi il vero
regista della politica culturale della città. Coltivando le competenze interne,
non frustrandole o massacrandole come avviene ora.
E dove andrà l’Istruzione
di questo Comune devastata da scelte suicide? (cfr. tra tutte l’operazione Mense data all’Agec o la guerra
dichiarata alle insegnati di scuola materna).
Bisogna partire dalla testa,
dalla classe dirigente, dalla sua riduzione e qualificazione. Dal taglio al
clientelismo.
Ci aspettiamo o illudiamo di leggerlo da subito… in tutti i programmi.
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